Tutto Conticini in una sera

Il secondo appuntamento in Stagione di Prosa è un vero e proprio one man show per un volto noto di casa nostra. L’attore pisano Paolo Conticini racconta se stesso in La prima volta, scritto insieme al regista Luigi Russo, al Verdi Sabato 20 e domenica 21 novembre. Sabato alle 18 in Sala “Titta Ruffo”, Conticini incontrerà il pubblico e con l’occasione presenterà il suo libro Ho amato tutto (Pacini Editore/Elledibook Edizioni, 2021). Conduce Francesca Petrucci. 

Paolo Conticini legge, canta e racconta un po’ di sé. La famiglia, gli studi, i primi lavori, poi l’incontro con Christian De Sica che gli dà la possibilità di esprimersi come attore, ed è solo l’inizio di un percorso artistico in continua evoluzione, ricco di soddisfazioni nel cinema, in tv e in teatro. Tra un aneddoto e l’altro, Conticini legge e racconta le sue prime volte, ma è come se raccontasse la vita di tutti noi: le sue prime volte sono le nostre prime volte, i suoi dubbi sono i nostri, così come le occasioni perse e le piccole soddisfazioni. Coincidenze incredibili che narrano cose credibili. Congiunzioni astrali favorevoli che hanno determinato eventi unici, le cosiddette sliding doors che ognuno di noi ha incontrato nella vita, che hanno inconsapevolmente costruito la struttura portante di una vita originale. L’attore ci confida le sue insicurezze, ci mostra le sue paure e le sue fragilità, permettendoci di vedere cosa c’è dietro l’immagine dell’attore bello e atletico, e ci fa scoprire l’essere umano tanto simile all’amico della porta accanto. Divertenti, poetiche, drammatiche esperienze che ci fanno riflettere su quanto è sorprendente la vita. Conticini, inoltre, condivide con il pubblico la sua passione per il canto, proponendo alcune canzoni che hanno un significato particolare nel suo mondo e che confermano le sue doti di artista a trecentosessanta gradi. Un breve e ironico bilancio di un uomo che a cinquant’anni ha imparato a fare della sua esistenza ciò che ha sempre sognato, e a metà del suo cammino sceglie con coraggio di condividere le sue esperienze, i suoi errori, e giocare a fare progetti per il futuro, perché consapevole che nella vita niente è facile ma nulla è impossibile. Un leggio e una chitarra, storie e canzoni, gli ingredienti principali e leggeri di una performance di ottanta minuti circa, in cui Conticini ci fa dimenticare temporaneamente un momento storico difficile per tutto il mondo.