L’opera lirica a Pisa torna all’aperto, in una location che da sempre è una risorsa per la nostra città: venerdì 6 e domenica 8 agosto la Tosca di Puccini, nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro di Pisa, sarà al Giardino Scotto – Fortezza Sangallo. Un progetto di forte impatto artistico ed estetico che si avvarrà delle nuove tecnologie digitali, cinematografiche e di realtà aumentata, per trasformare le storiche mura in un luogo di grande potenza espressiva ed evocativa. Il tutto nel pieno rispetto della tradizione per una Tosca che, come dichiarato dall’Assessore alla Cultura del Comune di Pisa Pierpaolo Magnani a margine della conferenza stampa di presentazione nel Foyer del Verdi, «sarà una celebrazione dell’Opera, del Teatro Verdi e del Giardino Scotto stesso».
A settembre la grande opera tornerà in teatro con la triade verdiana di Traviata il 12, Rigoletto il 20 e Trovatore il 26. Il Verdi accoglierà dunque per fine estate un nuovo progetto produttivo incentrato da un lato su allestimenti di grande impatto visivo, ma snelli e leggeri grazie all’uso sapiente delle nuove tecnologie, di cui il regista delle quattro produzioni e nuovo Direttore Artistico Enrico Stinchelli è stato da sempre fautore, e che grazie a questa nuova visione potrà creare spettacoli di forte effetto cinematografico, pur nel rispetto delle vigenti norme di distanziamento. Dall’altro, grazie alle selezioni di nuovi talenti canori tenute al Verdi lo scorso febbraio, avremo dei cast non solo di grande qualità artistica, ma di indubbia concezione etica a tutela delle giovani voci penalizzate professionalmente dal lungo vuoto di attività degli ultimi due anni. Concetti, questi, largamente evidenziati nel corso dell’incontro con la stampa. La Presidente della Fondazione Teatro di Pisa Patrizia Paoletti Tangheroni si è detta «particolarmente felice di poter presentare questo spettacolo perché è il primo passo per realizzare la nostra visione: fare del Teatro di Pisa un incubatore di giovani talenti, che però devono essere necessariamente affiancati da competenze consolidate». Sul palco infatti vedremo divi internazionali guidare le nuove voci, selezionate con cura nel lungo lavoro di preparazione avvenuto da febbraio in poi. «Noi vogliamo dare un segnale a tutti i teatri italiani», ha proseguito Enrico Stinchelli. «Il sistema Opera oggi paradossalmente blocca molti giovani talenti, perché i giovani devono appartenere a delle agenzie. Noi questo lo abbiamo bypassato facendo le audizioni. La protagonista, il soprano Tea Purtseladze, viene dalla Georgia, che è un paese con pochi abitanti, ma con una scuola eccezionale che produce molte voci. Ecco, noi vorremmo creare anche qui una scuola per tutto quello che ruota intorno al mondo del teatro». Il Maestro Stinchelli ha continuato parlando di questa Tosca come un’opera che accontenterà sia i tradizionalisti che i modernisti. «Qui è Puccini il regista dell’opera, ma non è una regia didascalica. Abbiamo la tecnologia inserita nella tradizione e una stilizzazione dei costumi. Non c’è stato poi nessun taglio dal punto di vista musicale, ma la necessità del distanziamento anche nell’orchestra ha portato a dover optare per una versione con una quarantina di orchestrali, mantenendo comunque la sonorità che serve a noi. Attenzione poi a tutto il cast, che è di un equilibrio vocale e scenico impressionante, e al direttore che è un esperto della Tosca, il Maestro giapponese Hirofumi Yoshida che alcuni giorni prima del Giardino Scotto la dirigerà a Belgrado». L’Assessore Pierpaolo Magnani ha chiuso l’incontro, soffermandosi sull’importanza del luogo in cui assisteremo all’opera: «Io credo molto nel Giardino Scotto. Con opportune modifiche diventerà una vera arena all’aperto e avremo una continuità con la Stagione invernale che andrà ad abbracciare quella estiva con grandi spettacoli che si svolgeranno qui. Si sta dimostrando che questo luogo è il cuore pulsante dell’estate pisana».
Giacomo Puccini
TOSCA
Versione per orchestra ridotta a cura di C. Calderoni
Editore Casa Ricordi, Milano
Floria Tosca – Tea Purtseladze
Mario Cavaradossi – Dario Di Vietri
Barone Scarpia – Giuseppe Altomare
Cesare Angelotti – Adriano Gramigni
Sagrestano e carceriere – Angelo Nardinocchi
Spoletta – Antonio Pannunzio
Sciarrone – Gaetano Triscari
Direttore M° Hirofumi Yoshida
Regia Enrico Stinchelli
Disegno luci Michele Della Mea
Video mapping Evento Service
Costumi Sartoria Teatrale Fiorentina e Fondazione Teatro di Pisa
Orchestra e Coro Arché
Maestro del Coro Marco Bargagna
Coro di voci bianche “I Cantori Di Burlamacco” diretti dalla Prof.ssa Susanna Altemura
Nuovo allestimento e produzione Fondazione Teatro di Pisa