“Trionfale” – scrive la critica di danza Vittoria Ottolenghi – questa revisione del superclassico balletto con le musiche di Tchaikovsky firmata da Fredy Franzutti per il Balletto del Sud: in scena al Teatro di Pisa giovedì 19 dicembre alle 21.
Tra i capolavori di Tchaikovsky, Il Lago dei Cigni ha sempre riscosso enorme successo popolare, per la romantica aspirazione verso un ideale irraggiungibile.
La leggenda della donna-cigno, emblematica e seducente, ci riporta al complesso di miti e leggende riguardanti le metamorfosi di un essere umano in animale. Eroina e vittima per eccellenza, Odette, è il cigno bianco, la donna angelicata. Diversa è Odile, cigno nero, che rappresenta la seduzione. Siegfried, diversamente da altri prìncipi del balletto, rappresenta l’uomo terrorizzato dalla paura di crescere. Da qui l’intuizione di Fredy Franzutti, oggi uno dei coreografi più apprezzati nel panorama nazionale, di ambientare il suo Lago dei Cigni nella Baviera “fin de siècle” di Ludovico II che proprio negli anni della composizione fu dichiarato pazzo e deposto. Citazione diretta nella bella scenografia dipinta che rappresenta il favoloso castello di Neuschwanstein, dimora privata di Ludwig, che non a caso letteralmente, in italiano, significa: “Il Castello della Nuova Pietra del Cigno”. Abitato da archetipi – come l’Amor sacro e l’Amor profano, Eros e Thanatos, Luce e Tenebre – interpretati da danzatori eccellenti, il Castello di Ludwig II sarà sul palcoscenico del Verdi il prossimo giovedì 19 dicembre.
Posto unico numerato: intero € 20,00; ridotto € 18,00; soci Coop € 17,00; turisti € 17,00; “biglietto futuro under30”, scuole di danza e dipendenti Toscana Aeroporti € 10,00; 1000 punti Coop € 10,00; Carta Studente della Toscana € 8,00.