Penultimo appuntamento della Stagione di Prosa del Verdi con una Compagnia che nel nostro Teatro è di casa: la Elledieffe, Compagnia di Teatro di Luca De Filippo che dopo la scomparsa del figlio del grande Eduardo nel 2015 è diretta da Carolina Rosi, in tournée nei teatri italiani con Questi fantasmi! per la regia di Marco Tullio Giordana, fa tappa a Pisa sabato 24 e domenica 25 febbraio. Sabato alle 18 in Sala Titta Ruffo è previsto un incontro con il pubblico. Oltre alla Compagnia (tra gli interpreti principali Gianfelice Imparato, Carolina Rosi e Nicola Di Pinto), interviene la professoressa Anna Barsotti, docente di Storia del teatro e dello spettacolo dell’Ateneo pisano e grande esperta del teatro eduardiano.
Questi fantasmi!, tra le prime commedie di Eduardo De Filippo ad essere rappresentata all’estero, prima volta nel 1955 a Parigi, nelle sue diverse edizioni ha sempre riscosso un grande successo. Ciò anche grazie allo straordinario meccanismo di un testo che, nel perfetto equilibrio tra comico e tragico, consueto nella drammaturgia eduardiana, di questa propone uno dei temi centrali: la vita messa fra parentesi, sostituita da un’immagine, da un travestimento, da una maschera imposta agli uomini dalle circostanze. Divisa in tre atti, Questi fantasmi! è stata scritta nel 1945 ed è la seconda commedia, dopo Napoli Milionaria, a far parte della raccolta Cantata dei giorni dispari. Eduardo si ispirò probabilmente a un episodio di cui fu protagonista il padre Eduardo Scarpetta. Racconta infatti quest’ultimo che la sua famiglia, in ristrettezze economiche, fu costretta a lasciare la propria abitazione da un giorno all’altro. Il padre riuscì a trovare in poco tempo una nuova sistemazione, a condizioni apparentemente eccezionali considerato un ridottissimo canone di affitto. Ma dopo alcuni giorni si chiarì il mistero: la casa era frequentata da un’impertinente “munaciello”, entità che è figura tradizionale del folklore napoletano. Proprio come lo spirito che sembra infestare l’appartamento dove Pasquale Lojacono si è appena trasferito con la giovane moglie Maria, un appartamento all’ultimo piano di un palazzo seicentesco che Pasquale, all’insaputa della sposina, ha ottenuto gratuitamente per cinque anni con il compito di sfatare la leggenda della presenza di fantasmi.

Gianfelice Imparato e Nicola Di Pinto – ph Filippo Manzini
Il cast unisce diverse generazioni di attori: Gianfelice Imparato nel ruolo di Pasquale, Carolina Rosi in quello di Maria. Con loro Nicola Di Pinto (il portiere Raffaele), Massimo De Matteo (Alfredo), Giovanni Allocca (Gastone), Paola Fulciniti (Armida), e Gianni Cannavacciuolo, fino ai giovanissimi Andrea Cioffi e Viola Forestiero. «L’attualità di Questi fantasmi! è per me addirittura sconcertante – racconta Marco Tullio Giordana – Emerge dal testo non solo la Napoli grandiosa e miserabile del dopoguerra, la vita grama, la presenza liberatrice/dominatrice degli Alleati, ma anche un sentimento che ritrovo intatto in questo tempo, un dolore che non ha mai abbandonato la città e insieme il suo controcanto gioioso, quello che Ungaretti chiamerebbe “l’allegria del naufragio”. Il tipo incarnato da Pasquale Lojacono – replicato nelle figure di Alfredo, di Gastone, del portiere Raffaele – con la sua inconcludenza, l’arte di arrangiarsi, la disinvoltura morale, l’opportunismo, i sogni ingenui e le meschinità, non è molto diverso dai connazionali d’oggi. La grandezza di Eduardo sta nel non ergersi a giudice, nel non sentirsi migliore di lui, di loro. Non condanna né assolve, semplicemente rappresenta quel mondo senza sconti e senza stizza. Il suo sguardo non teme la compassione, rifiuta la rigidità del moralista». Uno spettacolo imperdibile questo che ha debuttato alla Pergola nel 2016 e che, come è annotato dalla critica, «fonde in modo esemplare le eccellenze della pura tradizione e una chiave lucida di messinscena attenta a nuove armonie». Uno spettacolo vivo «proprio perché fedele al testo e ai nostri tempi, perché gioca teatralmente in modo non realistico con suoni e luci che sono proiezioni dello stato d’animo di Pasquale e poi per la qualità degli attori che hanno una bella, alta misura sempre umana, mai macchiettistica».