Silvia Calderoni al Teatro Rossi Aperto di Pisa

La serata di venerdì 6 maggio con Silvia Calderoni al djset è solo il prossimo evento in ordine di tempo nella programmazione del Teatro Rossi Aperto di Pisa, che continua la sua attività verso il 4° compleanno dalla riapertura e fa il punto su progetti, ostacoli e risultati nell’Assemblea dei Soci, che si è riunita lo scorso 29 aprile, aggiornando i soci sul dialogo aperto con la Regione.

“A milletrecentodieci giorni dalla riapertura”, recitava la convocazione degli ormai quasi 800 soci, si è riunita l’assemblea pubblica dell’Associazione Teatro Rossi Aperto, legalmente costituita nel 2013.

I 13 firmatari e soci fondatori, da quel 27 settembre 2012 in cui il teatro è stato occupato, sono ancora là a prendersi cura di uno spazio bellissimo, contestatissimo, estremamente problematico, che qualcuno vorrebbe diventasse un museo, qualcuno un teatro, molti vorrebbero semplicemente annoverare legittimamente tra le realtà culturali della città di Pisa, in un quadro sereno di relazioni istituzionali.

L’assemblea dello scorso venerdì, con una cinquantina di partecipanti, ha approvato il bilancio sociale, in cui si evince che l’associazione anche quest’anno chiude in pareggio, pur vivendo di sole offerte, perché tutte le entrate vengono riutilizzate per pagare le utenze, gli artisti ospiti, le attrezzature per gli spettacoli, gli approvvigionamenti per le serate aperitivo, e nessuno, ma proprio nessuno dei volontari, ci ha mai guadagnato niente.

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È grazie allo spirito dello scambio che in questi anni il Teatro Rossi ha visto transitare migliaia di persone, è finito in un documentario su ARTE, il canale francotedesco di arte e cultura, è stato lo scenario per un video degli Afterhours , un concerto e  un video di Nada, molti brani del film di Roan Johnson Fino a qui tutto bene, solo per citare i casi di ribalta internazionale e nazionale al di fuori dell’ampia programmazione di eventi e laboratori che tutt’oggi caratterizzano fortemente l’attività del Teatro.

Salito agli onori della cronaca per le modalità della riapertura, il Teatro è stato oggetto di attenzione anche da parte delle istituzioni, in particolare a seguito di un articolo pubblicato su Repubblica   lo scorso settembre il Governatore Enrico Rossi in prima persona si è interessato al caso dichiarando sempre sulle pagine di Repubblica  che la Regione avrebbe messo a disposizione dei fondi, ancorché esigui, per finanziare un intervento di recupero.

Così si è aperto un dialogo ufficiale con la Regione, ed è di questo che si è riferito in Assemblea, dopo i tre incontri a Firenze con la delegazione del Teatro e il sopralluogo del Genio Civile. Gli ostacoli restano gli stessi di tre anni fa: i costi di una messa in sicurezza ai sensi delle normative attuali sarebbero elevatissimi, e a poco vale ricordare che dagli anni ’90 molto si è già speso per l’aggiornamento statico e antisismico del Teatro, quando era in piedi il progetto degli Uffizi pisani. Il progetto dell’Associazione Teatro Rossi Aperto, elaborato insieme a un gruppo di tecnici, ingegneri e architetti che già hanno lavorato in contesti teatrali, prevederebbe invece una messa in sicurezza per step, iniziando dal solo palcoscenico, platea e primo ordine di palchi, assicurando un’agibilità per un centinaio di spettatori in uno spazio teatrale europeo adeguato al contemporaneo, al di là del modello di relazione frontale spettatore/artista.

Di certo per elargire dei contributi la Regione ha bisogno di un interlocutore istituzionale, ovvero il Comune. Per questo, su suggerimento della consigliera comunale di SEL Simonetta Ghezzani, l’assemblea ha stabilito di presentare una mozione in Consiglio Comunale, per chiedere di nuovo un riconoscimento ufficiale e un atto di attenzione, come era del resto nell’agenda del Sindaco.

Altro obiettivo è quello di riaprire un tavolo con i quattro interlocutori: Regione, Comune, Sovrintendenza e Associazione, poiché negli anni ci sono state delle interlocuzioni ma mai con tutte le componenti.

Nonostante tutto il Rossi è più Aperto che mai: venerdì sera 6 maggio dalle 21 è in programma  il film La leggenda di Kaspar Hauser e a seguire Octopussy party dj set con Silvia Calderoni, collaboratrice polimorfica e conturbante di compagnie come Teatro Valdoca e Motus. Vincitrice del prestigioso premio UBU nel 2009 come miglior attrice under 30, Silvia Calderoni è una delle artiste/performer e attrici più innovative e originali del panorama italiano contemporaneo.

Dal prossimo venerdì invece laboratorio con Nico Note, rivolto a neo cantanti, performer, attori, musicisti e a coloro interessati allo spazio sonoro. Per info  www.teatrorossiaperto.it